Scopri Fiumedinisi
Terra di miti e bellezze in Sicilia
Benvenuti a Fiumedinisi, affascinante borgo siciliano che si snoda tra il passato millenario, leggende avvincenti e la vivacità di una comunità ancorata alle proprie radici.
Le tracce della presenza umana a Fiumedinisi risalgono al 1200 a.C., quando i Siculi fondarono il primo nucleo abitato presso il monte Belvedere, come dimostrano scavi archeologici recenti. Tuttavia, le notizie più certe risalgono all'anno 1000 a.C., quando i Siculi, fuggiti dall'Italia, stabilirono il primo insediamento umano nella piana Chiusa, che in seguito sarebbe diventata Nisa. La colonizzazione greca intorno al IX sec a.C. lasciò un'impronta indelebile sul borgo, evidente nelle espressioni dialettali e nelle opere d'arte che ancora oggi affascinano. La dominazione romana durante la prima Guerra Punica (264 - 241 a.C.) contribuì alla prosperità dell'isola, portando a sviluppi infrastrutturali significativi. Dopo la caduta dell'Impero Romano, la zona fu teatro di molte invasioni, dalle dominazioni bizantine e gotiche a quella araba (827-1091), nota per la sua creatività e fecondità. Fu durante il dominio arabo che il centro abitato fu spostato a valle e si presume che il Castello Belvedere sia stato eretto in questo periodo. I Normanni, su mandato di papa Nicola II, scacciarono gli Arabi nel 1072, dando inizio a un periodo prospero per la Sicilia. Fiumedinisi, sotto la dinastia Svevo/Normanna, visse un periodo di splendore, con il Castello Belvedere che divenne un punto chiave nella regione. Dopo la dinastia Normanno-Sveva, il controllo passò a varie famiglie nobiliari, tra cui i Colonna Romano, che governarono il feudo con ampio splendore nel XV secolo. La ricostruzione dopo la rivolta antispagnola nel 1674 e gli eventi come l'epidemia di peste del 1743 e l'alluvione del 1855 segnarono la storia più recente del paese.
A 1253 m.s.l.m., il Monte Scuderi è la seconda vetta dei Peloritani, che domina i territori di Alì e Fiumedinisi. La leggenda vuole, che il ritrovamento della "truvatura", un tesoro nascosto nelle sue grotte sotterranee, risolva i problemi economici non solo del borgo, ma di tutta la Sicilia. La Riserva Naturale Orientata "Fiumedinisi – Monte Scuderi", istituita nel 1998, preserva la ricca biodiversità della regione.
Il centro abitato , a 200 m s.l.m., ospita un patrimonio monumentale che ne fa uno dei più ricchi del comprensorio ionico. Dalla Chiesa Madre dedicata all'Annunciazione di Maria alla Chiesa di San Pietro, San Nicola di Bari, Sant'Anna, del Carmine, e delle Grazie, le chiese raccontano storie di devozione e tradizione.
La Festa della Vara, istituita nel XVI secolo durante la dominazione spagnola, si celebra mediamente ogni cinque anni, culminando in una processione unica che attraversa le strade del borgo. Altre festività, come la celebrazione annuale dell'Annunciazione, sono radicate nelle tradizioni locali.
Il Castello Belvedere, costruito dagli Arabi nel IX secolo, domina la costa ionica e custodisce leggende di antichi tesori. Il Palazzo della Zecca, risalente al 1669, testimonia l'epoca di intensa attività mineraria, con la sua storia intricata e il restauro recente che lo rende parte integrante della storia della comunità.
Fiumedinisi, terra di miti e bellezze, offre un'esperienza unica nel cuore della Sicilia inedita. Esplora le sue strade ricche di storia, partecipa alle tradizioni millenarie e scopri la bellezza di questa gemma nascosta tra le colline della Sicilia, a pochi minuti dal mare e vicina a Taormina.
Per maggiori informazioni e per l’organizzazione di visite guidate alla scoperta del territorio si può consultare la pagina Facebook dell’Associazione Pro Loco o telefonare al Museo Etnoantropologico in Via Ospedale Vecchio.